La Democrazia Cristiana in Italia
{{63}}Nel capitolo precedente, ho esaminato il modernismo come fatto ecclesiastico e momento della storia della Chiesa; ed ho mostrato come esso, che
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, nella Chiesa fosse, più che un assunto, o una scelta consapevole, libera e personale, un dato, una contingenza della vita: e come dalla legge intima di
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La democraziacristiana ci mostra anche più chiaramente questo carattere spirituale del modernismo; essa è un moto con scopi politici e sociali, che
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La democrazia cristiana fa quindi parte, forse anche prima e più che della storia della Chiesa, della storia civile; tocca e sconvolge quegli strati
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L'importanza del movimento è data dall'effettivo potere che questa Chiesa ha messo a disposizione dei vecchi istituti e dei dominatori politici
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E a questa lotta partecipano, poi, appunto perché essa è un aspetto del contrasto per la potenza che si svolge nell'interno della società, tutti i
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rovescia. Diversi gli dei che si adorano, ma identico l'atteggiamento spirituale, di fanatismo e di intolleranza. Il tentativo di mettere una fede religiosa
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partito popolare italiano che sembra sorto a un tratto gigante quasi dal nulla e non è che il precipitato storico, dopo quindici anni di occulto lavoro
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civili e delle libertà agognate. E, in questa lotta, l'interesse della vecchia Chiesa è favorito da quelli che sembrano più risolutamente negarla; ed
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una dottrina sociale che ne accoglieva francamente i postulati economici e il metodo di lotta, ma correggendone radicalmente lo spirito e la filosofia
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Il Vaticano rimase lungo tempo perplesso. Una sera del 1900, il card. Rampolla, segretario di Stato di Leone XIII, che io vedeva non raramente, mi
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, sonetto, seguito da adepti del cattolicismo rosso o da anime che questo aveva risvegliate; anche l'idealismo crociano deve ad esso una parte della sua
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problemi dello spirito, avida di fedi e di devozioni ideali, è apparsa durante 1a guerra. Antonio Pagano scriveva nell'Idea nazionale che le origini ne
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dialettica che presiedette al suo sviluppo, nel quale taluni videro trapassi bruschi, attribuendoli ad arbitrio capriccioso e ad incongruenze dei
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sin dal principio, con una serietà intellettuale e modernità di dottrina che furono fra le cause principali del rapido successo, erano: cultura e
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La differenza sta in questo che i nazionalisti francesi esaltano la Chiesa e la sua funzione contro i principi rivoluzionari e la democrazia e il
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Del resto parecchi di quei cattolici che oggi irridono alle esagerazioni di allora applaudono poi le stesse dottrine quando le veggono ripresentate
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Talune concessioni storiche che i d. C., nei primi anni, facevano alle pretese politiche della Curia romana erano ben distinte, sin dal principio
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, quello che essi volevano era un ritorno allo spirito originario ed autentico del cristianesimo, all'ideale francescano, alla purezza dei motivi e
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Ma un criterio fondamentale dominerà quella sino all'ultimo, criterio che potremmo dire prammatico. Dinanzi agli elementi tradizionali della Chiesa
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ciò che accogliere docilmente il programma stesso del papa, di Leone XIII; di attuarne le direttive e svolgere le conseguenze di queste. Quando le cose
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scaricatori dei porto di Genova, che ebbe poi per conseguenza la caduta del ministero Saracco (1900). I d. c. genovesi avevano rapidamente organizzato
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solo, come vuole il marxismo, una classe che miri a invertire rapporti di forza e di potenza; è lo strumento per l'attuazione di una superiore e più
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Quando sì vorrà o si potrà giudicare più serenamente si vedrà che talune cause ideali della cui difesa il nazionalismo si appropria il merito: la
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Uno sforzo assiduo e sincero fu. fatto per evitare questa contraddizione; e conviene riconoscere che esso non fu, e non poteva essere, felice.
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Stato e la società; insieme, voi accettate da me la religione e mi professate obbedienza in materia religiosa; o dunque questa religione che voi
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Sino al 1902 la d.c. si era organizzata autonomamente dalla autorità ecclesiastica. Con le Istruzioni ricordate, Leone XIII imponeva che le sezioni
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rigore fanatico. Dove essa non giungeva giunsero le lusinghe el'intrigo. Lo Stato, o meglio Giovanni Giolitti che, dopo la reazione allo sciopero generale
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que¬sta, come centro di rinnovamento e di educazione dei valori nazionali, spirituali ed etici; raccogliere giovani, delle più varie fedi, che
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sacerdoti che ne facevano ancora parte si dimisero.
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pochi che rimasero fecero un passo indietro, e nel titolo della loro organizzazione risostituirono alla parola «nazionale» la parola «cristiana».
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Uno andò innanzi per suo conto, solo oramai. Alludo a...R. Murri, che era nel frattempo divenuto deputato. entrando a rappresentare alla Camera un
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